
Diffamazione su Facebook: non serve il nome della vittima nel post.
Con provvedimento del 20 maggio 2024 il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito ai gestori di siti web alcune linee guida per prevenire la raccolta massiva di dati personali (web scraping) finalizzata all’addestramento di modelli di intelligenza artificiale.
Obbiettivo del Garante è proteggere i dati personali e garantire la conformità al GDPR.

Web Scraping ed intelligenza artificiale generativa: le linee guida del Garante (GPDP).
Con provvedimento del 20 maggio 2024 il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito ai gestori di siti web alcune linee guida per prevenire la raccolta massiva di dati personali (web scraping) finalizzata all’addestramento di modelli di intelligenza artificiale.
Obbiettivo del Garante è proteggere i dati personali e garantire la conformità al GDPR.

La tutela dei segreti commerciali: le misure adeguate di sicurezza.
Con Sentenza n. 698/2023, la Corte di Cassazione ha recentemente chiarito che, ai fini della tutela dei segreti commerciali, le misure di sicurezza possono ritenersi adeguate se idonee a garantire la riservatezza delle informazioni sia durante l'utilizzo sia nella loro fase di custodia.

Diritto d'Autore e AI: un nuovo caso al vaglio della U.S. District Court for the Southern District of New York
La United States District Court for the Southern District of New York (case 1:24-cv-03285) è chiamata ad esprimersi sul bilanciamento tra diritto d’autore, da un lato, e necessità dei sistemi di intelligenza artificiale di apprendere mediante il cd. scrapping.

E-mail aziendale: illegittimo l’accesso dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Con Provvedimento n. 140, datato 7 marzo 2024 il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato un'azienda privata per aver esaminato le caselle e-mail individualizzate (con nome e cognome) di ex dipendenti senza aver previamente informato gli stessi su come sarebbero stati gestiti i loro account e-mail dopo il termine del rapporto lavorativo.

UTILIZZO DEL MARCHIO PATRONIMICO
Non è ingannevole per i consumatori l'utilizzo del marchio patronimico da parte del cessionario laddove continuino ad essere garantite le Caratteristiche e la qualità dei prodotti.