Diritto d'Autore e AI: un nuovo caso al vaglio della U.S. District Court for the Southern District of New York

Abstract

La United States District Court for the Southern District of New York (case 1:24-cv-03285) è chiamata ad esprimersi sul bilanciamento tra diritto d’autore, da un lato, e necessità dei sistemi di intelligenza artificiale di apprendere mediante il cd. scrapping.

 

Il Caso.

Il caso ha ad oggetto la lamentata violazione del diritto d’autore da parte di Microsoft Corporation ed OpenAI, accusate di aver utilizzato senza titolo una moltitudine di articoli giornalistici per sviluppare i loro modelli di intelligenza artificiale generativa, tra cui ChatGPT e Microsoft Copilot, senza tuttavia aver versato alcun compenso ai titolari dei diritti, o aver ottenuto da questi il consenso necessario.

Le Società convenute avrebbero così creato enormi dataset, contenenti le opere degli autori, mediante illecita memorizzazione, elaborazione e riproduzione di contenuti protetti.

A conferma dell’attività di cui sopra, gli Attori hanno allegato estratti di conversazioni con ChatGPT e Copilot, contenenti la riproduzione di intere parti di articoli, senza alcun link alle pubblicazioni originali, o ancora associati ad informazioni errate.

Il danno lamentato.

Comportamenti, tutti, secondo gli Attori idonei ad integrare una violazione del loro diritto d’autore sui contenuti in tal modo utilizzati, ad integrare atto di concorrenza sleale, oltreché lesivi dell’immagine aziendale.

Le richieste al Tribunale adito ricomprendono dunque una domanda di risarcimento del danno, l’inibitoria alla condotta lesiva, oltre all’ordine di distruzione dei dataset in tal modo generati.

Viene dunque richiamata, ancora una volta, l’attenzione sulla necessità di trovare un equilibrio tra l'innovazione tecnologica e la protezione dei diritti degli autori, riconoscendo il valore del diritto autoriale delle opere protette.

Considerazioni.

Sarà interessante seguire gli sviluppi di detta azione, tenuto conto della necessità di tutelare il diritto d’autore, da un lato, e dell’incisività e dell’applicabilità del cd. fair use (uso lecito), previsto dal Copyright Act, dall’altro, a norma del quale sarebbe comunque permesso l'uso limitato di opere protette, senza il permesso del titolare dei diritti, per finalità di critica, commento, notizia, insegnamento, ricerca, laddove tuttavia ne ricorrano i requisiti.

Requisiti che tuttavia sembrerebbero venir meno in caso di uso sistematico dei contenuti per scopo di lucro.

Link.

Leggi l’atto integrale.

 

Descrizione dell'immagine

 
 
Avv. Andrea Rinaldo

Avvocato attivo nel campo del diritto di internet, della proprietà industriale e del diritto di impresa.

Esperienza in una vasta gamma di questioni legali legate alla presenza online, alla protezione dei marchi, dei brevetti e dei diritti d'autore, nonché alla consulenza legale per le imprese.

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